Anche quest’anno, nella suggestiva cornice delle Grotte dell’Angelo di Pertosa, torna il Negro Festival, originale e ricca rassegna di musica e cultura etnica che, come nelle passate edizioni, propone una serie di appuntamenti di grandissimo interesse.
La morfologia del territorio, segnato da ambienti in cui i processi di erosione hanno provocato, in rocce e terreni calcarei, la formazione di grotte e caverne, si propone come luogo geograficamente deputato ad accogliere, in una sorta di vincolo analogico tra diversi fenomeni carsici, un festival che intende valorizzare e dare voce a tendenze stilistico-musicali che, per la loro dichiarata matrice etnica, perdono spesso visibilità nella vita della società globalizzata.
La rassegna, che avrà luogo dal 23 al 26 agosto, si articolerà su quattro spazi in cui sarà possibile assistere alle performances: la sponda del fiume (il Negro appunto), l’antro della grotta, un palco centrale ed una zona rossa in cui, ogni sera a partire dalle 24.00, saranno presenti i set di etno-dance del D.J. Stefano Miele.
L’inaugurazione del festival, quest’anno, è stata affidata a Giovanni Imparato, musicista e performer di fama internazionale, che si esibirà, giovedì 23 agosto alle 21.00, nelle Grotte dell’Angelo dando vita ad un progetto che, come l’artista stesso ha voluto sottolineare, intende recuperare la cifra arcaico-ancestrale della musica, gettando un ponte ritmico e melodico tra tradizione e contemporaneità, al fine di offrire suoni che siano in assoluta sintonia con l’ambiente ed il paesaggio geologico.
Nei giorni successivi, nelle Grotte dell’Angelo, trasformate per l’occasione in sciamanico antro musicale, si esibiranno: i Mahanada Quartet, affermata ensemble in cui il background jazzistico si sposa con una straordinaria versatilità di generi; Luisa Cottifogli e Andrea Bernabini, protagonisti di un evento multimediale creato per l’occasione e il duo sardo composto da Gavino Murgia e Mauro Palmas.
Sulle sponde del fiume Negro, invece, si alterneranno giovani gruppi a cui verrà offerta la possibilità di presentare la propria produzione originale, mentre sul palco centrale potremo ascoltare gruppi di riconosciuto valore artistico e musicale, come i Lautari, i Ratti della Sabina, la Kocani Orkestar, la Paranza do Lione (che si esibirà con i Beoga, i Tamambulanti e Giovanni Imparato) e l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Bisogna ricordare, altresì, che quest’edizione è arricchita da un programma di speleotrekking e climbing che permetterà agli appassionati di immergersi nella natura del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diana, da una retrospettiva di arte contemporanea del giovane artista salernitano Gianluca Cavallo, da incontri sulle tecniche di scavo archeologico, dalla presenza della campagna internazionale STOPMALARIA e dalle attività rivolte agli adolescenti e curate dalla Cooperativa Sociale Iskra.
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